A Parigi tale Paule Kingleur, lavorando con 600 bambini, ha abbellito i parchimetri della città adornandoli di vasi riempiti di fiori colorati e verdura.
Per fare ciò sono stati utilizzati cartoni di latte riciclati utilizzati come recipienti e rivestiti da tessuti strappati in disuso.
Il risultato è gradevole, anche se in un contesto come quello della città francese tutto cambia.
Questa può sicuramente essere un’idea da riproporre nelle scuole palermitane per cercare di avvicinare i giovani ai temi del rispetto e del senso civico, oltre a quello del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile.
Riportare sulle strade della città generazioni intere che oggi vivono di computer e telefonini. Fargli riappropriare della loro città attraverso queste iniziative creative a costo zero che hanno anche un impatto sulla città.
Lanciamo un appello all’assessore alla scuola, Barbara Evola, si faccia promotrice di un programma di attività simili, che non gravano sulla finanza comunale e hanno una forte ricaduta territoriale.
Figuriamoci se l’amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Orlando abbia l’interesse a promuovere queste attività coinvolgendo i bambini. Per loro è più importante salvare la GESIP fonte di voti.. i bambini non hanno diritto al voto pertanto ogni iniziativa di questo tipo non rientra nell’interesse di Ollando.
Confermo che l’effetto è gradevole e originale. Anch’io quando li ho visti l’anno scorso nei pressi dell’ufficio dove lavoravo, ho pensato la stessa cosa (chissà se si possa realizzare anche a Palermo..). Soluzioni semplici, coinvolgimento didattico e resa gradevole di un’idea che non costa nulla se non aver messo in funzione il cervello …
Parigi è un’ispirazione enorme per Palermo e questo dimostra, a prescindere dalle risorse economiche disponibili.
un caro saluto
MX
Qualche anno fa piantarono dei ciclamini in alcune aiuole di via Libertà. La settimana dopo rimanevano solo dei buchi nella terra.
Se li erano FOTTUTI!!!
Ho detto tutto…
Non c’è dubbio che qualunque, anche piccola “macchia di verde” (curata, beninteso; l’erbaccia spontanea sui marciapiedi e ai bordi delle stade di Palermo è solo l’ennesima sconcezza della città) valorizzi il contesto su cui insiste.
E la “soluzione parigina” (bambini o no coinvolti) potrebbe essere adottata, a mio avviso, per quelle strade i cui marciapiedi non sufficientemente larghi non consentono la messa a dimora di alberi o l’allocazione di fiorere di grandi dimensioni, dotando – ad esempio – i pali della pubblica illuminazione di piccoli porta-vasi che dovrebbero ospitare piante sempre verdi e, possibilmente, con fioriture profumate.
Naturalmente, occorrerebbe assicurare a tali piante il minimo di cura necessario, giacché piante avvizzite o vasi vuoti sarebbero – paradossalmente – ben peggio di una strada priva di verde.
1 o 2 anni fa la media pecoraro fece piantare ai suoi alunni un bel po di fiori o piante lungo le aiuole di piazza francese..risultato: nessuno se ne prese piu cura e ora forse sono osservabili i fusti appassiti (se sono rimasti)…questo è cio che succede a palermo quando si prova a proporre qualcosa di diverso..
in un contesto civile, l’idea è perfetta. a Palermo la civiltà è lontana anni luce. e non è un modo di dire.
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ps- altra news dal Gds : dei cacciatori hanno introdotto dei cinghiali, animali che si riproducono molto velocemente, a montepellegrino in modo poi da poterli cacciare. la personificazione dello squallore. ennesima dimostrazione di quanto amorali siano i cittadini di questa città. obbrobri per tutti i gusti: animali venduti in gabbie e sotto il sole, corse clandestini con cavalli drogati, combattimenti tra cani, canarini accecati per farli cantare, degrado, sporcizia, violenza, sopraffazione, ignoranza, totale mancanza di rispetto per ciò che è pubblico, spiagge ridotte a discariche, monumenti imbrattati, abusvismo, etcetc. DITEMI VOI COME NON SI PUò NON DEFINIRE PALERMO UNA DELLE CITTà PIU SCHIFOSE AL MONDO
@fabdel
concordo. Ogni volta, quando sono in questa città, ne vedo una nuova e posso dirti che alcune cose non le ho viste neanche in paesi del Terzo Mondo…sarebbe da istituire le ronde punitive!
ma se tutti i soldi della città di palermo sono destinati a pagare stipendi… Unico caso al mondo in cui si trattengono i detenuti e si fanno fuggire diplomati e laureati a migliaia. E’ proprio una città senza speranza, surclassata da tutte ah, ah, ah…
E chi dovrebbe mettere la fioriere, la gesip? Siete convinti che lavori per il bene della città? Forza ollando, risolvi il problema chiedendo soldi al governo centrale (alla faccia del federalismo fiscale)
Quanta ignoranza leggo in certi commenti!
Certa gente non perde occasione per lanciare accuse al Sindaco e non si rende conto che così facendo fa pure brutta figura, perchè dimostra di non riuscire a fare considerazioni che persino ad un bambino verrebbero scontate.
Le elezioni si sono tenute a maggio e alla fine dello stesso mese si è insediata la Giunta. Ora, non ci vuole un genio a capire che il problema della Gesip è molto delicato e complesso da risolvere e che la sua risoluzione necessita di tempi medio-lunghi. O forse pensavate che in 3 mesi scarsi il Sindaco risolveva tutto con la bacchetta magica?
E’ chiaro che mentre si elabora il piano di azione per risolvere il problema, occorre pagare gli stipendi di chi, piaccia o non piaccia, è un dipendente della Gesip. Quindi è chiaro che Orlando ha chiesto aiuto al Ministro solo per tamponare il problema in attesa di risolverlo. Orlando non è Cammarata e tre mesi di sindacatura non sono dieci anni.
Ciò posto, mi scuso per l’OT, ma non potevo starmene con le mani in mano assistendo alla “fiera del qualunquismo”.
Aggiungo che è probabile che un progetto come quello descritto nell’articolo venga adottato nelle scuole, perchè questa amministrazione comunale si è mostrata sin da subito attenta ai problemi dell’istruzione, come dimostrato dalla destinazione dei fondi FAS inutilizzati nel 2009, per opere di manutenzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici comunali.
Grazie.
@Prometeus, hai ragione, il caso Gesip come tante altre situazioni di crisi, deve essere gestito con buon senso al di là delle opinioni rispettabilissime di chi non ci sta per un metodo CLIENTELARE ed estemporaneo della soluzione lavoro a Palermo e non solo.
Per gestire casi specifici integrati in una crisi generalizzata, bisogna avere però quella misura, quella competenza e professionalità che richiediamo a chi politicamente ha il compito di rappresentarci, ecco perché ci si aspetta dai referenti politici qualcosa di più… Il caso Gesip, purtroppo, evidenzia un metodo troppo in voga da chi voglia esaltare un problema e delegare a più alti livelli le soluzioni o per incapacità o per strategie sommerse che alla fine comunque evidenziano i limiti d’azione o di saper agire. “Buttare” per strada il problema, qualunque esso sia o di 10 o 100 o 1000 dipendenti è una “farsa” che deve finire poiché per esaltare il caso specifico, blocchiamo un’intera città che mettiamo continuamente in ginocchio , una città che è composta da tanta altra gente che lavora e che non vorrebbe compromettere il proprio di lavoro per una causa pur giusta ma circoscritta. Non è accettabile che ogni attività debba essere sospesa in città se manca l’acqua in una strada, se i ferraioli reclamano un riconoscimento della loro attività se alcune famiglia di senza tetto vogliono sottolineare le loro sofferenze. Ogni problema deve avere un suo spazio adeguato salvaguardando non solo il diritto di chi manifesti ma anche quello di coloro che perseverano tra mille difficoltà a mantenere il proprio posto di lavoro, la propria attività e che sono la maggioranza della città.
Per risolvere le vertenze poi in un paese democratico di cui facciamo parte, esistono i rappresentanti che delegati devono condurre delle trattative ed in Italia esistono i così detti ammortizzatori sociali che permettono di trovare soluzioni non temporanee ma di collegamento ad un percorso evolutivo che credo ormai non contempli più (ed era ora..) finanziamenti a pioggia fini a sé stessi, senza una prospettiva di crescita economica e che di fatto non sono più sostenibili oggi, dove i comuni devono trovare risorse e dare servizi. Si dare servizi, oggi a Palermo, le tasse comunali coprono solo stipendi e concedono spazi irrisori a garantire servizi essenziali oltre a quelli a cui aspirerebbe una società civile degna di appartenere ad una democrazia europea.
Non voglio fare un discorso politico né tanto meno attaccare il sindaco ma se riteniate che ci siano iniziative nella direzione di trovare una soluzione in linea con quanto detto, allora ne sarò felice ed esprimerò piena solidarietà nei confronti di questa nuova giunta che dovrà essere, appunto, giudicata dai fatti e non dai proclami.
Un caro saluto
Massimo
ottimo intervento massimo.
è proprio ollando ad aver inserito ex detenuti a bizzeffe nel libro paga del comune (1985-90 e 1993-2001). Risolva lui la situazione quindi. Interventi di abbellimento del tessuto urbano restano difficili, poichè il bilancio comunale è consacrato in larga parte al pagamento di stipendi e ciò è un dato di fatto.
@Zavardino: E’ evidente che non sai che l’inserimento degli ex detenuti e la creazione degli LSU non è stata una iniziativa di Orlando, ma è stata piuttosto prevista dal Decreto Legislativo 1° dicembre 1997, n. 468. E quindi da una legge nazionale. Infatti gli LSU esistono in molte città d’Italia (da Roma a Torino, e così via).
Va poi detto che ai tempi di Orlando gli LSU erano un numero nettamente inferiore a quello relativo all’attuale compagine della Gesip. La Gesip, infatti, fu creata nel 2001 dall’amministrazione Cammarata (dato che Orlando rassegnò le dimissioni dalla sua ultima sindacatura l’anno precedente).
Questi sono i fatti.
Anche sulla difficoltà di intraprendere interventi di miglioria sulle strade devo contraddirti, perchè il reperimento dei relativi fondi dagli aiuti comunitari e da altre fonti è possibile. Ma come per ogni cosa, ci vuole il tempo necessario.
prometeus
tu non sai che a palermo NON vengono banditi concorsi pubblici da prima del 1990 (smentisci?).
Gli unici che in questo schifosissimo ventennio hanno trovato lavoro sono costoro.
La regione siciliana normalmente lascia passare sotto il naso finanziamenti comunitari poichè finalizzati alla realizzazione di infrastrutture, quindi poco interessanti. D’altronde la vecchia giunta polemizzava sterilmente con lombardo e basta.
Mi ricordo gli otto anni di ollando bis come nettamente inferiori alle attese. Poi il disastro cammarata me lo sono perso poichè vivo a torino, dove tutti questi lsu non ci sono affatto e nessuno rovescia cassonetti e blocca strade ad ogni piè sospinto.
Infine se dobbiamo difendere per forza gente senza titolo di studio e con precedenti penali che rompe la m… quello è un altro discorso
un saluto senza astio
Zavardino
Sono perfettamente consapevole della carenza di concorsi in sicilia, della piaga del voto di scambio, della mancanza di meritocrazia che ha lasciato spazio da anni al clientelismo e alla cultura dell’appartenenza.
Ti assicuro che non è mia intenzione difendere gli LSU e preciso, a scanso di equivoci, che non tollero il loro atteggiamento vandalistico, che non esiterei a reprimere con l’uso delle Forze dell’Ordine, già al primo accenno di disordini.
Posso assicurarti che a Torino gli LSu ci sono. Il fatto che siano in misura nettamente inferiore rispetto a Palermo dipende probabilmente da due fattori:
1) Un minore incidenza del numero di ex detenuti da reinserire lavorativamente mediante il sopracitato decreto legislativo.
2) Anche a Palermo, originariamente, gli LSU erano in misura nettamente inferiore. Negli anni sono aumentati esponenzialmente. Occorre dunque chiedersi se siano aumentati gli ex detenuti, oppure se, come è più probabile, sotto l’acronimo di “lavoratore socialmente utile” siano stati accolti soggetti di varia natura e provenienza… E qui ci ricolleghiamo alle piaghe siciliane summenzionate.
Quindi, ci tengo a ripeterlo, io non difendo gli LSU o la Gesip, che considero una piaga piuttosto che una risorsa per la Città. E non sono neanche l’avvocato di Orlando, ma sono stanco di leggere sempre le solite tiritere di “ollando” che ha creato gli lsu, e bla bla bla…
Un ultimo inciso e concludo: Io non conosco te e il tuo orientamento politico, ma dal modo in cui scrivi il nome del sindaco (“ollando”), che denota una certa antipatia, quasi un disprezzo, si capisce chiaramente che ti sta sulle p**le. Quindi, è anche naturale essere portati a pensare che le tue argomentazioni siano mosse da una serie di antipatie e preconcetti.
Ricambio cordialmente il saluto.